Lo slogan "La Germania vota bianco" non va giù ai tedeschi che bollano come razzista lo spot della Ferrero.
Quando il razzismo si ravvisa perfino nei cioccolatini, a colpi di pecetta si avanza a grandi passi verso una deriva infelice.
L'ironia non è di casa in Germania
La Ferrero, noto marchio piemontese famoso in tutto il mondo per la produzione di cioccolato di ottima qualità, ha creato uno spot pubblicitario che ha suscitato numerose polemiche, poiché si ritiene che in esso siano presenti espliciti messaggi razzisti.
Lo spot, ormai ritirato, pubblicizzava dei cioccolatini bianchi e una delle frasi che più ha destato scalpore è "La Germania sceglie il bianco". Secondo M&C Saatchi, una società di marketing, l'intento non era razzista: era solo un modo ironico per colpire i modi dei politici che spesso sono scorretti e quindi si è accostata la politica al colore, in questo caso bianco.
La pubblicità della Ferrero inizia con la scatola dei cioccolatini, che impersona la parte di un politico, il quale parla a una folla che lo acclama: esso dice "tutti noi vogliamo far diventare questo Paese più gustoso, vogliamo il bianco Ferrero Kusschen".
La folla risponde come ad Obama, dicendo "Yes, Weiss can", che tradotto vuol dire "Sì, il bianco può", per concludere poi il comizio con la già citata frase "La Germania sceglie il bianco" (Deutschland wahlt Weiss).
Le polemiche contro lo spot pubblicitario, nonostante sia stato ritirato, continuano ad essere presenti sia su Twitter che su Facebook: le frasi riportate dal fittizio politico sono state paragonate agli slogan del partito neo-nazista Npd.
La Ferrero è dispiaciuta perché il suo messaggio non è stato compreso: essa si è difesa dicendo che le parole dette riguardavano semplicemente il cioccolato bianco e nessuno aveva intenti xenofobici.
Deborah Popolo
da: supermoney.eu
