LAVORO DIFFICILE QUELLO DEL PUBBLICITARIO

Sabato, 17 Ago 2019, 12:28

1del Regno Unito di applicare nuove regole nel campo pubblicitario per evitare spot sessisti in cui il ruolo della donna e la sua immagine sia stereotipata.

Niente più spot pubblicitari con donne e uomini standardizzati, in cui azioni, frasi, personalità e atteggiamenti sono legati al genere di appartenenza. Gli uomini non sono "di natura" più forti o coraggiosi delle donne, le femmine non sono più portate per i lavori casalinghi rispetto ai maschi. Le nuove norme sono entrate in vigore nel Regtno Unito a giugno ma solo ora arrivano i primi due casi di spot pubblicitati vietati perché promotori di messaggi considerati dannosi. Il primo è stato censurato per sessismo: mentre una serie di uomini vengono mostrati in attività avventurose (un atleta, un astronauta, un alpinista che chiude la tenda montata su una montagna), le uniche due donne sullo schermo sono assolutamente passive (una dorme, l'altra è seduta su una panchina accanto a una carrozzina).

Una pubblicità Volkswagen che viene vietata nel Regno Unito perchè giudicata di utilizzare “stereotipi di genere”.

Secondo l'Autorità per gli Standard pubblicitari questo spot non rispetta le nuove norme britanniche dal momento che dà l'impressione che alcune caratteristiche o azioni siano associate a un solo genere: le donne continuano a essere ancorate allo stereotipo di compagne e madri, mentre gli uomini sono associati a situazioni straordinarie e avventurose. Anche un secondo spot con protagonisti due papà imbranati è stato censurato: in quel caso il messaggio comunicato, secondo l'Advertising Standars Authority, è l'incapacità degli uomini di svolgere il loro ruolo di genitori, al contrario delle donne, più a loro agio nel ruolo di mamme.

Con le nuove linee guida, la Gran Bretagna si allinea ad altri paesi come Belgio, Francia, Finlandia, Grecia, Norvegia, Sud Africa e India, che hanno già leggi che impediscono la discriminazione di genere negli annunci pubblicitari.
 
 
 
Tra gli altri ne hanno scritto repubblica.it e QUOTIDIANO MOTORI grazie a cui abbiamo tratto la notizia.