Photosharing e relazioni sociali online

Mercoledi, 16 Lug 2014, 12:05

Immagine da: http://www.thisiscolossal.com/2014/07/cartoony-mural-depicts-man-obsessing-over-facebook-likes/

 

ABSTRACT dalla tesi di laurea di Chiara Ferraro @chiaraf12


Nella società contemporanea, il modo in cui le persone comunicano e si relazionano le une con le altre ha subito rilevanti trasformazioni. Come spiegato da studiosi come Castells, Rainie e Wellman, viviamo in una “network society”, una società non più fondata sulla comunità, bensì sulla networked sociability e sul networked individualism.
Le persone agiscono più come individui connessi che come membri integrati in un gruppo. Siamo tutti inoltre più “networked” rispetto alla generazione precedente, perché articoliamo, gestiamo e attualizziamo le nostre relazioni sociali, non solo attraverso gli incontri in presenza, ma anche attraverso internet e le tecnologie della comunicazione digitali. In particolare grazie ai dispositivi mobile e wireless (smartphone, tablets e laptop) siamo sempre connessi con i nostri network sociali e possiamo attivarli in qualunque momento e in qualsiasi luogo.
Il passaggio alla networked sociability però si è verificato prima dello sviluppo di internet e in generale delle tecnologie della comunicazione: le tecnologie sono state dei potenti abilitatori ma non il motore primo di queste trasformazioni sociali.
In questo quadro i social network site come Facebook, Twitter e MySpace, sono uno dei tanti modi in cui oggi le persone sono legate le une alle altre, ma rappresentano un “punto di osservazione privilegiato” per comprendere come gli individui gestiscano le proprie relazioni sociali e le proprie proiezioni identitarie, senza soluzione di continuità tra contesti online e offline.
Tra tutti i social network site, ho deciso di concentrare la mia attenzione su una piattaforma in particolare: Instagram, l’applicazione gratuita per smartphone che consente di scattare, elaborare e condividere fotografie in rete. Più nello specifico, Instagram è un social network site che da una parte consente agli utenti di crearsi un proprio profilo personale, una propria lista navigabile di contatti e una propria galleria fotografica attraverso la quale esprimere la propria identità. Dall’altra parte consente loro di instaurare delle relazioni sociali sia con persone che già fanno parte dei propri network sociali estesi, sia con persone che non si conoscono, ma con le quali si condividono interessi, passioni o esperienze.
Ho deciso quindi di analizzare Instagram attraverso una ricerca qualitativa con l’obiettivo di approfondire le modalità di condivisione delle fotografie (photosharing) e di articolazione delle “amicizie” degli utenti su Instagram. Per raccogliere dati per la ricerca ho effettuato dodici interviste in profondità semistrutturate ad altrettanti utenti iscritti a Instagram. Il fine dell’indagine è stato inoltre quello di comprendere le motivazioni che spingono le persone a utilizzare quotidianamente questo social network site di photosharing che fin dall’inizio è stata veicolo di numerose interazioni sociali e che ha portato, nel mondo, alla nascita di numerose community di Instagramers, cioè di appassionati di mobile photography, che quotidianamente caricano fotografie in rete attraverso l’applicazione, ma soprattutto utilizzano questa piattaforma per relazionarsi con gli altri.