Un pezzetto di storia d'Italia nell'immagine di una grande azienda guastallese

Sabato, 28 Dic 2013, 15:49

Erano gli anni in cui la pubblicità o meglio, il linguaggio estetico delle reclame sorrideva agli italiani dalle pagine dei rotocalchi. Testate con milioni di copie vendute a settimana, che offrivano ai lettori una straordinaria sintesi tra informazione e lettura popolare d’evasione.

Quanto riprodotto nella foto è tratto dalla mostra Il Cibo Immaginario, ed è il visual del singolare concorso della SMEG che nel 1960 offriva agli italiani un pollo al mese per un anno.

Erano ancora i tempi dell'Italia che sognava e il premio di un concorso poteva anche essere un pollo, allora simbolo di abbondanza che godeva di grande fortuna alimentare.

Il linguaggio espositivo de Il Cibo Immaginario è quello dei materiali cartacei sopravvissuti e recuperati dalla dispersione, cercati e trovati nelle case e nelle cantine, nei mercatini del piccolo modernariato e sui siti di aste telematiche, materiale povero e al tempo stesso ricco di vita vissuta: riviste, dalle quali sono state tratte le inserzioni pubblicitarie, e poi depliant, cataloghi premio, agende per la casa, calendari, locandine, cartoline illustrate, fotografie, figurine, fumetti e, a completamento della memoria cartacea, una selezione di piccole latte pubblicitarie, oggetti ed utensili promozionali di quando la parola gadget non era ancora entrata nell’uso quotidiano.

Tutto questo è Il Cibo Immaginario. 1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola.

La mostra, ideata e curata da Marco Panella, offre uno spaccato di com’era l’Italia alla quale quella pubblicità parlava e che anche attraverso quelle immagini faceva pregustare il futuro.

Fino al 6 gennaio 2014 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, continuerà a raccontare la modernità italiana attraverso la pubblicità del cibo.

Per non perderla ...bisogna affrettarsi!