Questo il titolo: "Per un lavoro... senza sorprese" dato dall'artista Francesco Sbolzani (classe 1938) all'installazione inaugurata questa mattina a Rivarolo del Re.
L'impalcatura di un cantiere abbandonato dove i lavoratori decidono di ricordare i compagni non fortunati.
Con una rete da costruzione, elettrosaldata, e un pannello bianco, costruiscono una scultura disegnando un uovo con all'interno sei caschi da lavoro.
Due caschi gialli rappresentano i lavoratori che si aiutano a vicenda.
Due caschi, uno giallo e uno rosso rappresentano un laboratore che sostiene il compagno ferito.
Due caschi, uno giallo e uno nero rappresentano un lavoratore che soistiene i familiari di chi non ha fatto ritorno a casa dal lavoro.
Gli infortuni sul lavoro sono quindi il tema guida interpretato e lanciato come messaggio dall'autore, nella speranza di poter al più presto rimettere mano sull'opera perchè i caschi neri e rossi che "simboleggiano" morti e feriti lascino il posto solo a caschi gialli, come simbolo nobile di operosità e lavoro.
Numerosi i messaggi di apprezzamento e solidarietà pervenuti: dal Sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli al Vice Prefetto di Mantova Angelo Araldi, dal vescovo di Cremona + Antonio Napolioni a Letizia Moratti Vice Presidente Regione Lombardia, da ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) a Pasquale Padovano, ex addetto allo scalo di Linate ed unico sopravvissuto al disastro aereo dell'8 ottobre 2001
Ma l'attestazione di stima più toccante, è stata quella del Santo Padre che con una lettera inviata da Casa Santa Marta ha scritto:
[...] Desidero unirmi spiritualmente a quanti saranno presenti al significativo evento e auspico che esso susciti un rinnovato impegno per arginare gli incidenti e le morti sul lavoro, che rappresentano una piaga sociale.
È importante dare dignità all'uomo con il lavoro, ma è altrettanto necessario dare dignità al lavoro dell'uomo, favorendo la diffusione della cultura della sicurezza e promuovendo iniziative volte alla salvaguardia dei lavoratori.
Rivolgo un orante pensiero a coloro che hanno perso la vita o che hanno subito un infortunio grave e alle loro famiglie. Incoraggio le istituzioni e le varie realtà che operano nell'ambito di questa rilevante tematica per il bene comune a proseguire, in comunione di intenti, la loro attività e, nel chiedere di pregare per me e per il mio servizio alla Chiesa, anch'io assicuro la mia preghiera e invio la mia Benedizione.